Enrico Fermi è stato probabilmente il più grande scienziato italiano del Novecento. Al suo nome è legata una delle maggiori innovazioni introdotte dalla chimica nucleare: la reazione di fissione nucleare. Fu lui a enunciare il decadimento b, supponendo tra l’altro l’esistenza del neutrino. Poi ebbe un intuizione geniale: capì che se si fosse bombardato con un neutrone (con velocità relativamente lenta) un atomo di uranio o di plutonio, ciò avrebbe comportato una disgregazione del nucleo (fissione, dal latino fingere, spaccare), liberando neutroni ed molta energia.Tale fenomeno, se incontrollato, genera un’esplosione nucleare. Fermi invece ideò un metodo per controllarlo, costruendo la pila atomica, antenata dei reattori nucleari. . Il rendimento di tali reattori è altissimo, ma ha inconvenienti come la pericolosità delle scorie e il rischio di esplosioni. Fermi per questa sua realizzazione ottenne il Nobel nel 1938.
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